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Molo III - Porto di Trieste

Porto di Trieste

Porto di Trieste

La banchina si sviluppa con una soluzione “a giorno” per circa 367’000mq su una pianta prevalentemente rettangolare con lati di 400m x 770m con una appendice lato terra ed è costituita da un impalcato a piastre nervate prefabbricate e supportate da pali di grande diametro posti su una maglia di 9,90m x 9,90m.

La struttura è stata realizzata in due fasi successive: la prima fase risale alla seconda metà degli anni ’60 mentre il completamento verso sud, relativo ad una ulteriore fascia larga 150m e realizzato in due lotti funzionali con tecniche costruttive molto simili, risale agli anni 1988-19992.

Il progetto, redatto da Duomi in RTP con altre società, ha previsto una serie di interventi di ammodernamento infrastrutturale all’interno del terminal del molo VII del Porto di Trieste.

In particolare, le opere hanno incluso:

  • Ripristino strutturale dell’intradosso dell’impalcato
  • Ammodernamento della rete elettrica
  • Prolungamento delle vie di corsa delle gru RMG
Planimetria classi di intervento

Interventi Strutturali

L’intervento per il ripristino dell’intradosso dell’impalcato è stato suddiviso in tre tipologie di interventi in base al livello di degrado:

  • Intervento di tipo 1, di carattere preventivo/protettivo, prevedeva pulizia e successiva impermeabilizzazione con malta cementizia bicomponente elastica
  • Intervento di tipo 2, per le zone degradate ma senza significative perdite di sezione resistente dell’armatura ha previsto: martellinatura, idroscarifica leggera localizzata del copriferro, rimozione dell’eventuale ruggine dai ferri, ciclo di passivazione delle barre di armatura esposte e ripristino del copriferro
  • Intervento di tipo 3, applicato alle zone in cui è stato necessario ripristinare la capacità portante dell’elemento strutturale ha previsto, come per il tipo 2, martellinatura, idroscarifica (profonda) e rimozione della ruggine, inoltre si è provveduto, contemporaneamente alla passivazione delle barre di armatura, all’applicazione di un primo strato di malta tixotropica, successivamente, si è applicato il tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza che è stato poi ancorato dalle estremità tramite arrotolamento del tessuto e inghisaggio delle code all’interno dei fori precedentemente realizzati con adesivo minerale epossidico, si è eseguito un secondo strato di malta tixotropica per poi, infine, ripristinare il copriferro mediante malta
Piastra Verde
Piastra Verde
Piastra Gialla
Piastra Gialla
Piastra Viola
Piastra Viola
Piastra Arancione
Piastra Arancione
Piastra Rossa

Impianti Elettrici

L’intervento di modernizzazione della rete elettrica del terminal ha interessato:

  • Sottostazione principale: Smantellamento dei quadri di media tensione e dei trasformatori MT/BT attualmente presenti all’interno della sottostazione. Fornitura e posa in opera di un nuovo quadro di MT primaria per l’alimentazione delle cabine secondarie tramite tre anelli con tensione di esercizio non più a 6kV ma a 27,5
  • Cabina “A”: Smantellamento totale dei locali e spostamento delle utenze sotto la cabina “B”
  • Cabine “B”, “C”, “Sud”, “Nord 1”, “Nord 2”: Smantellamento del quadro di media tensione a 6kV e dei trasformatori MT/BT attualmente presenti all’interno della cabina; fornitura e posa in opera di due nuovi quadri di media tensione: uno primario a 27,5kV (in anello) e uno secondario a 6kV in derivazione del primario;  fornitura e posa in opera di trasformatori MT/BT 27,5/0,4kV per le utenze BT e 27,5/6kV per le utenze MT
  • Distribuzione: Rifacimento delle dorsali in anello con cavi aventi tensioni di isolamento a 36kV per gli anelli a 27,5kV. Rifacimento delle vie cavi interrate dalla cabina “A” alla sottostazione in quanto le esistenti non sono più accessibili e quindi non riutilizzabili. Realizzazioni di nuovi punti fisici per l’alimentazione delle gru aggiuntive
Impianti Elettrici

Acque Meteoriche

La banchina esistente del Molo VII non disponeva di un sistema efficiente di raccolta e trattamento delle acque meteoriche poiché le vecchie forometrie che consentivano il deflusso delle acque direttamente a mare risultavano chiuse. Le diverse criticità, relative alla conformità della banchina, hanno fortemente limitato la scelta dei più opportuni dispositivi di raccolta delle acque, pertanto per le aree adibite a deposito container e le aree destinate a parcheggio si è stabilito di ripristinare le aperture che recapitano le acque direttamente a mare. Da tale scelta progettuale è stata esclusa l’area che ospita i container che trasportano merci pericolose, per il quale si è prevista la medesima soluzione delle aree di viabilità e deposito carburanti, che consentono lo smaltimento delle acque meteoriche mediante canalette filtranti di tipo DRAINFIX CLEAN aventi filtro in grado di svolgere quattro funzioni:

  • Drenaggio superficiale
  • Ritenzione delle acque
  • Trattamento
  • Scarico delle acque meteoriche
Esempio montaggio canalette
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